La falesia è un ex cava romana di leucitite (roccia basaltica) usata per produrre i Sanpietrini e prima ancora l'antica Via Appia che le passa a fianco. Nonostante il nome attribuitogli dagli arrampicatori, data la vicinanza a poche centinaia di metri dell'aeroporto di Ciampino, essa risiede nell'VIII Municipio (ex XI Municipio) del Comune di Roma - Zona urbanistica 8y (ex 11y) Appia Antica Sud.

La cava di Fioranello fa parte di una proprietà privata all'interno del Parco dell'Appia Antica, la Tenuta di Fiorano del Principe Alessandro Boncompagni Ludovisi.link mappa

 

Nel Parco dell'Appia Antica sono vietate per legge numerose attività:
- aprire e sfruttare cave e miniere;
- molestare gli animali;
- raccogliere o danneggiare specie vegetali ed eseguire tagli di piante, salvo che per le zone agricole;
- accendere fuochi all’aperto;
- abbandonare sul terreno o nelle acque rifiuti di qualsiasi genere;
- installare impianti pubblicitari;
- svolgere gare sportive al di fuori delle località appositamente destinate o concesse.

 

In questa cava, a partire dalla fine degli anni '70, si sono formate generazioni di arrampicatori e alpinisti romani. Inizialmente si arrampicava senza la corda e quindi per la maggior parte in orizzontale. Poi s'iniziò ad arrampicare con la corda dall'alto, allestendo delle soste provvisorie con degli spit in cima alla cava. Così nacquero le prime vie, che successivamente a cavallo tra gli anni '80 e '90 vennero interamente chiodate a spit. La prima ad essere chiodata fu Via della placca e da lì in poi, col passare degli anni, se ne aggiunsero tantissime altre. Ma data la conformazione della roccia che offre pochi appigli e appoggi, per aumentare il numero delle vie, in alcuni casi si sono create o aggiunte delle prese.

 

Sebbene le vie siano corte, vi siano diversi blocchi instabili, alcune protezioni e catene siano un po' datate e ossidate, i piccioni sporchino alcune vie con le loro deiezioni e il luogo lasci un po' a desiderare; essendo la falesia più vicina alla città, è ancora oggi frequentata tutti i giorni, tutto l'anno e in particolar modo nel fine settimana, da coloro che hanno a disposizione solo poche ore. Inoltre l'avvicinamento molto breve e il grande spazio pianeggiante alla base della cava, la rendono comoda e facilmente fruibile da tutti gli arrampicatori con famiglia e cani al seguito.

 

Anche se facile da raggiungere, non è altrettanto facile da arrampicare. Qui l'arrampicata è quasi sempre atletica e tecnica, tanto da impegnare il neofita già sulle vie più facili. Questa caratteristica, dovuta anche al tipo di roccia, la rende una vera palestra di roccia a cielo aperto, con circa 100 vie di vario genere.

 

Nei periodi piovosi, data la presenza di argilla nel terreno, alla base di diverse vie si creano dei ristagni d'acqua che ne riducono la fruizione. Mentre nei periodi caldi, andando in ombra dalle 16:00 e con luce fino a tardi in Estate, diventa una piacevole alternativa alla palestra.

 

Negli ultimi anni sono stati svolti diversi lavori da alcuni arrampicatori, che di propria iniziativa si sono impegnati nel chiodare nuove vie, richiodare quelle già esistenti, sistemare o cambiare qualche catena, cambiare moschettoni mal funzionanti o usurati, fare giardinaggio, raccogliere i rifiuti.
Ma sarebbe buona norma che tutti i frequentatori s'impegnassero al buon mantenimento della falesia e del luogo.

Curiosità su la falesia "Ciampino"

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